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[DOSSIER] CIRCUITI SYNDICATION

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view post Posted on 23/12/2015, 09:34
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[1981] La Formula '81 della GRT ripropone "Auto Italiana" la nota rubrica automobilistica che ha aumentato, secondo la GRT, l’audience del 21% rispetto alla consueta programmazione. Il programma è curato da Giulio Schmidt e sarà trasmesso sino alla fine di dicembre per un totale di 46 puntate. Una novità per quanto riguarda le programmazioni dei film: da settembre il circuito GRT ha il palinsesto fisso che consente la pubblicazione diretta dei film con conseguente aumento del.l'audience. Ascolto che sarà elevato anche dalla qualità stessa dei film. Infatti sono stati acquistati 110 lungometraggi della Warner Bros e della Columbia Film.

Tra i film della Warner: Chimere con Kirk Douglas, Lauren Bacali e Doris Day. I dannati non piangono con Joan Crawford e David Brian: è l'arrampicata sociale di una donna ambiziosa nel crimine organizzato ma in crisi con sentimenti e amori. Un classico del genere storico è Elena di Troia girato dalla Warner a Cinecittà con Rossana Podestà, Brigitte Bardot, Stanley Backer e Jack Sernas. Girato nel 1966 negli USA per la regia di Frank Ryan con Myrna Loy e Don Ameche verrà programmato anche Un genio in famiglia che narra la nota storia di una ragazza di campagna che cerca un uomo ricco da sposare, li grande capitano, la biografia dell’eroe di mare J. Paul Jones realizzato nel ’59 da John Farrow.
Con George Montgomery e Diane Brewster un western drammatico dal titolo: Giustizia senza legge. Un ’gangster’ del 1960 emerge nella malavita fino a conquistare posizioni di potere nel racket creandosi una fama di invulnerabile sino alla sua morte. Altro film gangster che la GRT ha in distribuzione è Tempo di furore diretto e interpretato da Jack Webb con Janet Leigh, Lee Marvin e Peggy Lee. È ambientato negli anni ’20 dove gangsterismo e jazz si fondono in una ottima realizzazione. Di spicco sono la musica e la presenza di Ella Fitzgerald.

La GRT Distribuzione ha a disposizione una serie di telefilm e special racchiusi nella confezione Extra Formula ’81. Sono disponibili in novembre e dicembre West Side Medicai, L’incredibile famiglia Bready, Il potere e Gli uomini di domani. West Side Medicai è una serie di 13 episodi da 52 minuti che raccontano le avventure di tre giovani medici costantemente di fronte a difficili problemi per la conduzione di una clinica. Già disponibile da ottobre è la serie de L’incredibile famiglia Bready, uno dei grandi successi televisivi americani. Un padre con tre figli incontra una madre con tre figlie si divideranno Insieme le gioie e i problemi della vita.

Il potere (di cui si è già parlato in Altrimedia) è disponibile già da settembre con i ritratti dei grandi personaggi storici. Sessantotto episodi da 26 minuti compongono la serie Gli uomini del domani. Sono le avvincenti storie di un gruppo di giovani dotati di poteri soprannaturali e l’eterna lotta fra il bene e il male.

GRT - Gestione Radio-Tv Via Pirelli, 32 - 20124 Milano
 
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view post Posted on 23/12/2015, 12:35
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[1980] LA REA DI EDILIO RUSCONI
ne parla il dirigente italiano Sergio Barbesta

Un catalogo che comprende quasi 300 film, trentadue serie di telefilm per complessivi ottocento episodi, programmi di musica e cartoons per ragazzi, numerosi sceneggiati e due serie prodotte direttamente. Una presenza « porta a porta » in tutte le televisioni importanti italiane, il supporto di emittenti come Antenna Nord (prima assoluta in Italia come indice di ascolto), Quinta Rete e Antenna Nord Emilia, la partecipazione paritaria a GPE 80. Questi i tratti segnaletici della REA (Rusconi Editore Associati), la società distributrice di programmi di Edilio Rusconi.

« I primi passi dell’editore Rusconi nel campo dell’elettronica datano al 1968 — ricorda Sergio Barbesta, direttore della REA. — In quel periodo arrivarono in Italia le prime notizie sulle videocassette che spaventarono gli editori che temevano che le cassette finissero con il sostituire i giornali o i libri. Rusconi fu quello che forse per primo intuì le possibilità di questo nuovo mercato e costituì la società che, invece di perdersi in studi, importò in Italia le prime apparecchiature elettroniche ». Nel 1976, con il boom dell’emittenza privata in Italia, venne costituita la Audiovisual system con lo scopo di vendere queste apparecchiature a quanti intendevano costruire le prime stazioni. Ovviamente il primo cliente di Rusconi fu Rusconi stesso che mise in piedi le emittenti tuttora di sua proprietà.

« Le televisioni che arrivavano a Roma a comperare gli impianti chiedevano anche Edilio Rusconi materiale da trasmettere — racconta Sergio Barbesta — e fu Vittorio Ballini a offrire i primi pacchi di film permettendo all’Audiovisual system di compiere i primi esperimenti nella distribuzione ».

Il limite di quella prima fase del lavoro consisteva nel fatto che le vendite di programmi venivano effettuate solo a chi prendeva contatti con la società per l’acquisizione di apparecchiature di alta e bassa frequenza. In più il primo catalogo Rusconi comprendeva parecchi film (quasi 300) ma praticamente tutti in bianco e nero e con una bassa qualità di immagini derivante dalle ancora scarse esperienze nei rivestimenti oltre che dal livello scadente delle apparecchiature a disposizione. L’allargamento del mercato impose la creazione, nel 1978, di una casa distributrice staccata dalla Audiovisual system. È in questo modo che inizia l’attività televisiva della REA che già esisteva come editrice di riviste specializzate come Scienza e vita.

« La spinta decisiva a questo mercato venne dallo scomparso Alessandro Perrone, — spiega Barbesta, — che diede l’impulso che mancava con l’acquisto di programmi come Charlie’s Angels o i cartoni animati di Hanna e Barbera e dando l’esempio a tutti gli altri ».

La REA inizia allora una massiccia politica di acquisto sul mercato internazionale, principalmente su quello americano e a costruire il proprio attuale catalogo. Ai propri clienti la REA vende programmi senza preinserimenti pubblicitari, con l’eccezione dei programmi inseriti in GPE 80. « Si tratta di un tipo di vendita molto gradito alle emittenti — afferma Sergio Barbesta —. Ormai quasi tutte sono accasate con qualche concessionaria, ma hanno sempre bisogno di programmi senza pubblicità nei quali possono inserire le proprie sponsorizzazioni o la pubblicità locale raccolta da loro ».

Dal punto dì vista della REA, l'inserimento in GPE 80 ha rappresentato il logico sbocco di un rapporto commerciale. « Mondadori, attraverso la GPE, è stato il primo che ha avuto fiducia nelle antenne Rusconi. Era logico che anche noi avessimo fiducia nella Mondadori e decidessimo di mettere insieme le nostre forze ».
 
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view post Posted on 28/1/2016, 09:27
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[1980] DAL CATALOGO DELLA "NET"
Nuova Emittenza Televisiva

« Non trasmetteremo "La corazzata Potiomkin" tutte le sere », afferma convinto Bruno Restuccia, capo della struttura cinema della NET e proveniente, come numerosi altri operatori della società, dalle esperienze dell’« estate romana » create dall’assessore alla cultura del comune di Roma, Renato Nicolini.

« Per i nostri acquisti — aggiunge Restuccia — puntiamo su prodotti che abbiano una elevata qualità culturale e siano anche fruibili spettacolarmente ».

Le cose migliori della NET si vedranno dal gennaio 1981. Tra i programmi acquisiti segnaliamo innanzitutto 38 film per la televisione prodotti dalla Time-Life. Tra i film citiamo la serie American film theater, otto trasposizioni cinematografiche di testi del teatro contemporaneo. Tra gli autori: Tony Osborne e Eugene O’Neil. Tra i registi: Harold Pinter e John Frankenheimer. Tra gli attori: Friederich March, Lee Marvin, Alan Bates e Maximilian Schei]. Tra le serie di telefilm citiamo Dick Tracy, 4 serie di 15 episodi e 8 lungometraggi (il tutto in bianco e nero) che hanno come protagonista il celebre investigatore uscito negli anni trenta dalla penna di Chester Gould. Altra serie è Screen directors, 26 episodi di 26 minuti realizzati negli anni ’40 e ’50 negli USA e inediti per l’Italia. Tra i registi ci sono nomi grossi come John Ford e Fred Zinnemann e tra gli attori John Wayne, Peter Lorre, Errol Flynn e George Sanders.
Per lo spettacolo la NET mette in circuito lo show degli Sha na na, un complesso di dieci elementi che conduce ogni puntata esibendosi e ospitando gruppi rock degli anni ’50 e ’60 e stars come Chubby Checker e Gloria Gaynor. Dura 25 minuti.

Gli acquisti della NET sul mercato americano vengono fatti dalla Italtoons, una società con sede a New York e buoni contatti con le case produttrici degli Stati Uniti.
 
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view post Posted on 20/2/2016, 13:19
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[1980] NET Nuova Emittenza Televisiva

Oltre a comprare, la NET produce. « Il nostro obiettivo è capovolgere l’attuale rapporto fra produzione e acquisti. Possiamo raggiungerlo perché abbiamo alle spalle ricche strutture produttive che sono, ad esempio, tutte le cooperative legate al cinema con le quali abbiamo da anni rapporti stretti sul piano professionale come su quello del comune indirizzo culturale », afferma Bruno Restuccia.

La NET sta per questo definendo la realizzazione di un centro di produzione presso gli studi della Safa Palatino appartenenti alla Tecnomedia, un consorzio di cooperative culturali.

Come primo risultato, a Natale dovrebbero uscire sette telefilm dell’orrore di 15 minuti scritti e diretti da Michel Pergolani, uno di quelli dell’Altra domenica. In più sono in preparazione una serie di Candid Camera (specchio segreto) curata da Eugenio Masciari, uno dei collaboratori di Nanny Loy e una serie di nove film di Buster Keaton inediti per l’Italia con una presentazione di Maurizio Nichetti.

Per l’informazione la NET ha in programma per il 1981 la produzione di tre rotocalchi settimanali di 40 minuti l’uno. Il primo, curato da Andrea Frezza, ha come titolo provvisorio II programmone e tratterà argomenti di politica e cultura. Il secondo è di sport e si chiama A-B Castagner. Il terzo si occuperà di spettacolo.

Per questi tre rotocalchi l’obiettivo è di creare in ogni emittente del circuito una redazione che collabora con quella centrale. Se riuscito, questo sarebbe il primo esperimento del genere realizzato nelle reti private nazionali.

NET come network

Quello che segue è l’elenco delle diciotto emittenti collegate con il circuito NET.

Tele flash, Torino
TRM 2, Cinisello Balsamo
Telecittà, Genova
ETL Varesevideo, Varese
Teleradiocittà, Modena
Punto radio Tv, Bologna
Telepesaro, Pesaro
RTL, Livorno
Toscana Tv, Siena-Arezzo-Grosseto
Umbria Tv, Perugia
Umbria Tv Galileo, Terni
Videouno, Roma
Telemarsica, Avezzano
Napoli 58, Napoli
Foggia Tele 80, Foggia
Video Net, Bari
Tele Uno, Crotone
Telerama, Sassari
 
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view post Posted on 23/2/2016, 16:55
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[1979] GPE - TELEMOND

La Mondadori — chiarisce Michele Muzii, amministratore delegato e direttore di GPE e Telemond — svolge la sua attività televisiva attraverso due società: la GPE e la Telemond. La GPE gestisce la pubblicità di una ventina di emittenti locali mentre la Telemond acquista ed eventualmente produce programmi che poi distribuisce alle Tv (e prima s’intende a quelle della GPE) ed entra in partecipazione nelle Tv private. A tutt'oggi sono Telemond: Videodelta di Bergamo, TVR di Verona, TVP di San Benedetto del Tronto, Teleuropa di Napoli e TCA di Pescara».

Telemond, insomma, è il marchio del futuro (che è già cominciato) della Mondadori e che sostituirà i gloriosi GPE/Progetto Uno. Quel marchio «Progetto Uno» che accompagnò, come ricorda con orgoglio Muzii, il lancio del-l'ormai leggendaria serie «Charlie's Angels» che Alessandro Perrone soffiò clamorosamente alla Rai e venne trasmessa in collaborazione con la RTID. Quel marchio «GPE» che accompagna i film «bellissimi», cioè le 300 pellicole della Paramount messe in onda con la collaborazione della Rusconi. Una collaborazione che riguarda ad esempio anche i cartoni «Marameo».

Molte cose e anche grosse bollono nel pentolone Mondadori ma, per limitarci agli spettacoli di prossima distribuzione, citiamo «Benedicimi padre», una serie comica inglese, «Le strade della libertà» con Muhammad Alì nei panni del primo senatore negro americano (l’acquisto di questi due programmi ha particolarmente soddisfatto Muzii), «Vietnam», documentario in 26 episodi sulla guerra, «Stalin», la vita del dittatore in 5 episodi, «Gentle touch», una serie inglese con protagonista una donna poliziotto, «Quincy», dove è invece protagonista un medico poliziotto. Tra i programmi già andati in onda meritano d’essere segnalate le interviste di Enzo Biagi in cui il giornalista-scrittore è stato all’altezza della sua fama. Tra gli intervistati, Pertini e il generale Dalla Chiesa. Presidente della Telenord è Piero Ottone, direttore dei programmi è Giuseppe Lamastra.

Queste le televisioni la cui pubblicità è gestita dalla GPE: Telestudio (Torino), Antenna Nord (Milano), Videodelta (Bergamo), TN4 Telenord (Genova), Antenna Nord Emilia (Bologna), TVR Televero-na, Tele Alto Veneto (Vicenza), Tele Libera Firenze, Teletoscana Nord (Massa Carrara), Tele Radio Centro Italia (Terni), Telecolor TVP (San Benedetto del Tronto), TCA (Pescara), Quinta Rete (Roma), R.T.I. (Roma), Tele Lazio (Latina), Teleuropa (Napoli), Teledue (Bari), Telesalento (Lecce), Radio Tele Spazio (Catanzaro), TRM (Palermo e Catania), Video Siracusa, RTP (Messina), La Voce Sarda (Cagliari). A GPE 80 e a Progetto Uno partecipano anche TV A (TR) e Tele Quattro (TS).

In generale, l'attuale palinsesto GPE/Progetto Uno consiste in cartoni animati dalle 17,30 alle 19, in cinque film settimanali in prima serata (cioè alle 20,30) e in tre spettacoli in seconda serata (22-23).
 
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[1981] Per il circuito di distribuzione televisiva privato italiano "Telemond":

Le interviste di Enzo Biagi

Programma prodotto, realizzato e distribuito da Telemond, condotto da Enzo Biagi con la regia di Sergio Giordani. Le prime due interviste hanno avuto come protagonisti Agnese e Giovanni, figli di Aldo Moro e Giulio Andreotti.

« Finirei per esercitare abusivamente la professione medica se rispondessi a tutti quelli che mi chiedono consigli per l’emicrania », dice Andreotti. Biagi lo guarda poco convinto. Gli ha appena chiesto come mai intrattenesse rapporti paramedici con Mino Pecorelli, il direttore assassinato dell’agenzia OP. È uno dei tanti momenti interessanti della lunga intervista che il giornalista emiliano ha condotto con il leader DC. Inutile ripetere chi sia e cosa abbia rappresentato Giulio Andreotti in più di trent’anni di politica italiana. L’uomo è totus politicus e Biagi non tenta nemmeno di interrogarlo su altre faccende che non siano quelle pubbliche.

L’unico accenno alla sua vita privata vien fuori quando gli si chiede di parlare delle opinioni politiche dei figli. «Sono ragazzi intelligenti, hanno le idee giuste. Votano per me », è la placida risposta. Biagi lo martella di domande sugli scandali — non troppi ma neanche pochissimi — dai quali è stato sfiorato. I petroli, le banane, Sindona, i Caltagirone, il processo di Catanzaro, l’affare Pecorelli, non ne dimentica uno. E lui, il boss provvisoriamente a riposo, rispose a tutto con il suo italiano puntiglioso e preciso, con la sua aria professorale mai infastidito, mai uno scatto di nervi, mai un tono di voce più alto del dovuto. Impossibile trovarlo in difficoltà, impossibile trovarlo impreparato su un particolare o dimentico di un nome. Quasi senza averne l’aria, dà un saggio della sua memoria elefantiaca datando al 1947 l’inizio dei suoi contrasti con DonatCattin in occasione di un congresso giovanile DC. « Lo vinsi abbastanza agevolmente », ricorda con uno dei suoi mezzi sorrisi a labbra strette. Solo una volta il muro di gomma della sua impenetrabilità si incrina, è quando ricorda Alcide De Gasperi. l’uomo che lo lanciò in politica e che, ancora adesso, Andreotti considera « fuori concorso » rispetto ai molti politici che ha conosciuto.

I figli di Moro. Sono trascorsi quasi tre anni da via Fani ma sulla tragedia che costò la vita ad Aldo Moro e ai cinque uomini della sua scorta non si è ancora saputo la verità. Agnese e Giovanni Moro forse non sanno o forse non possono parlare ma la loro intervista con Biagi è ugualmente un documento giornalistico di straordinario interesse. Ne esce un ricordo di Aldo Moro com’era in famiglia e una rievocazione di come i figli e la moglie trascorsero il periodo del suo sequestro. I due giovani non hanno nessun motivo di gratitudine verso quanti fecero, a loro avviso, così poco per salvare loro padre e non fanno nulla per nasconderlo.

Biagi non risparmia loro la domanda più imbarazzante: come mai Moro si teneva a fianco un uomo come Sereno Freato senza chiedersi da dove venivano i suoi miliardi? «Mio padre vedeva Freato sì e no una volta al mese», risponde Giovanni Moro.

La sua difesa della figura del padre è, come ovvio, strenua e senza concessioni. Sulla medesima linea si muove la sorella. Non è da loro che il pubblico si può attendere tutta la verità su Aldo Moro, ma le quasi due ore della loro testimonianza ci ributtano in faccia molti fra gli aspetti più tragici di una vicenda che segna ancora la vita italiana.

Biagi è un ottimo intervistatore. Pone con garbo le domande più feroci ma il suo obiettivo non è mettere in difficoltà i suoi ospiti ma quello di presentarli a tutto tondo. È assecondato da una regia attenta che segue i ritmi della trasmissione e cerca di non perdere un’espressione dei volti, un mutare di atteggiamento. Se continueranno su questo tono, le interviste di Biagi rischiano di diventare la dimostrazione pratica di come si possono fare interviste-spettacolo senza tavolini da caffè e senza contesse che tirano le torte in faccia ai conduttori.
 
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[1987] Euro Tv, la «fuga delle emittenti» Romagnoli replica con Telereporter.

Il costruttore definisce l’acquisto della rete lombarda e prepara un annuncio con Tanzi.

Un gruppo di televisioni private ha rotto il patto di collaborazione con Euro Tv. Ma Vincenzo Romagnoli, che con Calisto Tanzi gestisce il network conosciuto con questa sigla, ha scelto, a ventiquattro ore dall'annuncio della rottura, di non replicare e di proseguire nell'ampliamento della propria presenza nel settore televisivo. Prima mossa, l’acquisto di un’altra stazione, Telereporter, che diffonde I suol programmi nell’area lombarda. Non solo Romagnoli. maggiore azionista del gruppo Acqua Marcia, si è lanciato nello sviluppo del network mettendo a segno un «colpo»: tra le file di Euro Tv è passato Gerry Scotti, il disc jockey primo dei non eletti alla Camera a Milano per il Psl (e che forse verrà "ripescato" nella distribuzione del seggi), che guiderà la trasmissione «La ruota della fortuna» di cui sono stati acquisiti i diritti da una rete televisiva americana.

«La nostra posizione ufficiale — ha affermato Marcello Di Tondo, responsabile dell'attività di comunicazione del gruppo e amministratore delegato della Soflna — verrà comunicata formalmente lunedi. Al momento stiamo ancore cercando di capire come stanno realmente le cose».

La rottura è stata annunciata giovedì a Roma da Luca Montrone. presidente di Telenorba, che Insieme ad altre emittenti della syndication Euro Tv ha preso una nuova strada, quella che dovrebbe essere caratterizzata dal marchio Rete 7. Questo gruppo di televisioni «indipendenti» comprende Telecity Piemonte, Telecity Liguria. Telecity Lombardia, Rtv 38 della Toscana, Tvq dell'Abruzzo, Tvr Voxon del Lazio; Telecapri per la Campania, Telenorba e Tele Due che fanno capo a Montrone per Puglia, Basilicata, Molise e Calabria. L'alleanza — secondo Montrone — rappresenta 11 60% dell'audience del network.

Il gruppo Acqua Marcia-Bastogi di Romagnoli ha già messo a punto un plano di investimento nel settore televisivo per 200 miliardi e con Tanzl ha costituito pariteticamente la Odeon Pubblicità. Inoltre nelle ultime settimane, Romagnoli ha potenziato le strutture «soffiando» alcuni manager della pubblicità al gruppo Finlnvest dl Silvio Berlusconi.

Ieri negli uffici del gruppo Acqua Marcia si sono susseguite le riunioni per studiare e capire la situazione In diretto e continuo contatto con il gruppo guidato da Tanzi. «L’unica cosa certa — ha affermato Di Tondo — è che venerdì 28 giugno si terrà la convention delle emittenti di Euro Tv. Tema principale della riunione saranno i programmi che dovranno partire a settembre. Attualmente è confermata l’adesione di tutte le televisioni del network. Noi non slamo convinti che tutte le emittenti indicate da Montrone siano intenzionate ad uscire».

Tutte le televisioni che daranno vita a Rete 7 avevano i contratti In scadenza — si fa notare — a fine 1987 e In particolare Montrone aveva già dato la disdetta secondo i termini contrattuali

Molto probabilmente lo scontro strategico tra le nuove Idee del gruppo Acqua Marcia e I proprietari di alcune emittenti locali ha accelerato la «scissione». E Romagnoli e Tanzl, comunque, hanno tentato di acquistare le quote di maggioranza delle varie televisioni.

La prima risposta al messaggio è stata da un lato l'annuncio della rottura dell'alleanza e dall’altro l'acquisizione di Telereporter. In questo modo il proprietario dell’Acqua Marcia viene a controllare un’emittente che copre l'area lombarda (fondamentale per la raccolta pubblicitaria). Inoltre, a titolo personale. Romagnoli è anche proprietario della televisione romana TeieRadioSole, che non rientra ancora nel plani del gruppo televisivo.

Lunedi Romagnoli e Tanzl comunicheranno i propri programmi alla luce di una situazione più precisa.
 
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view post Posted on 22/10/2016, 12:41
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[1987] EURO TV PUNTA AL 5% DELL'ASCOLTO

Dopo l’annunciato divorzio delle sette emittenti dal circuito di Euro Tv, l'altro giorno la syndication di Calisto Tana ha risposto facendo intervenire direttamente un nuovo socio del gruppo, Vincenzo Romagnoli, alla convention convocata all'Hotel Michelangelo di Milano. L'azionista di maggioranza dell’Acqua Marcia ha voluto presentare personalmente alle emittenti associate ad Euro Tv il suo plano per rlcompattare e rilanciare il «terzo polo» televisivo italiano.
Romagnoli ha già potenziato le strutture manageriali della rete commerciale e ha approntato un plano di investimento di duecento miliardi di lire per far crescere fino al cinque per cento. nell'88, l'attuale media di ascolto di Euro Tv, attestatasi sul 3,5 per cento nel «prime Urne- (dalle 20.30 alle 23).

Inoltre, è stata costituita una nuova concessionaria, la Odeon Pubblicità, cui toccherà il compito di raccogliere le Inserzioni della pubblicità nazionale di Euro Tv. Romagnoli ha anche proposto di cambiare il nome della syndication In «Odeon Tv» per staccare completamente l'emittente dalle esperienze del passato.
Alla convention milanese hanno preso parte tutte le televisioni associate in circuito nazionale, tranne Tele Norba. leader della recente scissione e altre tre emittenti che, peraltro, a differenza del presidente della rete pugliese Luca Montrone, non hanno mandato alcuna nota di disdetta del contratto che le lega a Euro Tv fino al 31 dicembre di quest'anno: TVQ (Abruzzo), RTV 38 (Toscana), Tvr Voxon (Lazio).

Ed ecco in sintesi le proposte formulate da Romagnoli: 1) Contratto unico, uguale per tutti, sulle otto ore di programmazione nazionale in comune fornito dalla casa madre sotto forma di «plzzone» precaricato della pubblicità nazionale e con gli spazi liberi per la pubblicità locale. 2) I programmi fomiti sono gratuiti e la pubblicità locale andrà a beneficio esclusivo di ciascuna emittente che, però, dovrà raccoglierle a sue spese. 3) Spese di ricerca, promozione e indagine sono a carico della casa madre «Odeon Tv». 4) Una quota in danaro da ripartire proporzionalmente tra le emittenti associate, in modo da offrire ampie garanzie sulla gestione e sugli utili. La somma globale sarà di 60 miliardi per cinque anni di contratto.

I partecipanti alla convention di Euro Tv hanno ascoltato le proposte di Romagnoli e hanno annunciato una risposta entro i primi giorni della prossima settimana.
 
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view post Posted on 24/3/2020, 17:27
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Domins

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Rieccomi nuovamente qui...

In questi giorni stavo riflettendo sui vari circuiti syndication nazionali; uno in particolare m'è balzato in mente ossia CIP TV.

Nonostante tante ricerche sulla rete, di questo circuito non si trova nulla...credo che sarebbe l'ora di saperne di più in quanto desideravo preparare una pagina in tal senso per mettere punto all'archivio storico in generale visto che tali circuiti sono stati importanti in un periodo dove la libertà d'espressione era al massimo della sua espansione.

Chi ne sa qualcosa in merito??? Ci sono dati al riguardo???
 
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488 replies since 16/9/2004, 11:46   36180 views
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