| CORREVA L'ANNO 1977: RADIO TELEVISIONE PELORITANA
«Intendiamo dare non idee in prestito, ma notizie in proprietà», questa frase lapidaria pronunciata da Giunta, l'ideatore della stazione, ci fornisce già il taglio particolare posseduto da questa emittente televisiva. Essa conta tra il suo personale, come ci dice ancora Giunta, tre giornalisti professionisti, che curano il videogiornale nei tre settori — sportivo, di cronaca e di giornalismo impegnato —, cinque tecnici, di cui due assistenti alla regia, cinque cameramen, e due elettricisti professionisti.
Infatti l’impressione che abbiamo ricevuto, compiendo la visita all’interno degli studi, accompagnati dal dottor Sacca presidente e responsabile, è che ognuno sappia con meticolosa precisione quale sia il suo ruolo e fin dove possa arrivare. Ci è stata raccontata in breve la storia, dalla nascita avvenuta nella primavera del '76, all'immediato sequestro seguito da un dissequestro dopo due mesi, all'inizio delle trasmissioni ufficiali via etere il 19 luglio di quest'anno.
Tecnicamente, ci spiega il responsabile del videogiornale Attilio Raimondi, arriveremmo con le trasmissioni fino a Reggio e a coprire tutta la provincia di Messina, ma ci siamo imposti un autocontrollo per una questione di correttezza, almeno finché non si provvederà a regolamentare le diffusioni. Infatti è previsto nei nostri programmi la sistemazione di un altro ponte che raggiunga Capo d’Orlando. Ora la zona coperta si estende da Torre Faro a Taormina.
Continuiamo ora la nostra visita agli studi ben attrezzati con equipaggiamenti Sony, e i tecnici ci mostrano qualche spezzone di programmi girati, come avviene normalmente, In proprio. La stazione difatti è anche dotata di una regia mobile e tra poco sarà collegata in diretta grazie ad un ponte mobile, Il tutto in bianco e nero, ma è predisposta anche per il colore.
Saccà continua a raccontarci preziosi particolari sulla stazione e così apprendiamo che questa, nata come desiderio di fornire a tutti uno strumento corretto per esprimere le proprie idee, e quindi ogni commento è lasciato allo spettatore, non annovera nei propri programmi la pubblicità. Viceversa sono curati molto i rapporti e la collaborazione con il Centro Studi Universitari di Messina, senza trascurare le origini e il folclore locale.
Il presidente aggiunge ancora che i programmi della sua stazione hanno un indice di ascolto superiore al canale nazionale e ribadisce che per lui e per i suol collaboratori la tv è un canale di comunicazione. Quindi niente fini speculativi.
Trasmettono sul canale 32 UHF con polarizzazione verticale e l telespettatori seguitano a moltiplicarsi.
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