| [1976][DOCUMENTO] LA CAOTICA FORESTA DELLE TV PRIVATE La «proliferazione» — come si dice — delle televisioni private non soltanto continua, ma tenderà ad estendersi dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale che ha tolto alla RAI il «monopolio dell'etere» nel campo delle trasmissioni a carattere «locale». Quale è. oggi, la situazione? Una statistica precisa delle emittenti « libere » (o sedicenti tali) via etere è difficile a farsi, data la loro «fluidità»: si calcola, comunque, che ne siano già in funzione una cinquantina e che rapidamente (entro ottobre) si arriverà intorno alle 70, poco più o poco meno. Una « mappa » geografica — anche parziale — dà già una prima idea dell’ampiezza e della rilevanza del fenomeno. Leggiamo, dunque, regione per regione, questa «carta»: LIGURIA Tele Genova e TV Ge, Tele Savona (è finanziata dai cantieri Baglietto), Tele Rapallo (usufruisce anche di finanziamenti stanziati dal Comune) PIEMONTE Tele Superga (trasmette in collaborazione con la Regione), Teleoltrepò di Stradella, Tele Casale, Tele Basso Novarese (dovrebbe entrare in funzione fra breve tempo) LOMBARDIA Tele Alto Milanese, Tele Cremona, Teleradio Diffusioni Bergamasche (non ancora in attività), una prima tv privata (finora «innominata ») dovrebbe incominciare a trasmettere presto da Milano VENETO Telesystem Verona EMILIA Tele Appennino Reggiano (sostenuta dalle cooperative della zona di Castelnovo Monti) TOSCANA Tele Tirreno di Livorno, Tele Piombino, Tele Toscana Nord di Carrara, Tela Valdarno di Figline Valdarno, Tele Montalbano, Tele Etruria 2000 di Arezzo, Tele Montecatini, Prato Tv, Tv canale 60 di Pistoia, Canale *9 di Firenze, Telelibera di Firenze, Tele Valdinievole (che sta però smobilitando o sarebbe in vendita) MARCHE e ABRUZZI Teleadriatica, Tv Teramo, Telemarsica di Avezzano, Tele Fano LAZIO Gbr di Roma, Tele Roma 56, Tele Ciociaria (a Roma sono «pronte», si dice, anche Pts e Spqr canale 54, mentre l’industriale Amedeo Maria Ortolani, della Voxson, starebbe per iniziare le trasmissioni con una emittente di 2.000 watt) PUGLIA Tv Lecce CALABRIA Video Fata Morgana, Tele Catanzaro, Tvc di Catanzaro, Tele Rossano SICILIA Tele Iblea. Tele Etna di Catania, Tele Siracusa, Radio Televisione Peloritana di Messina, Tele Trlnacrla (che sta per incominciare le trasmissioni) SARDEGNA Tvc Quattro Mori, Videolina di Cagliari, Radiotele Olbia, Tele Sassari CAMPANIA Tele Napoli, che dovrebbe trasmettere via etere dal prossimo ottobre, « con un’udienza — informa il settimanale L’Espresso — di 7 milioni di telespettatori ». Una vera e propria boscaglia, come si vede, e, per di più, destinata con ogni probabilità ad infoltirsi ulteriormente, che, finora, è cresciuta e si è allargata in modo incontrollato, creando spesso situazioni di confusone indescrivibile. Il « proliferare» delle emittenti private, nel complesso, non ha contribuito a migliorare la qualità dei programmi televisivi a disposizione degli utenti e ad arricchire l’informazione. Quanto è accaduto e sta accadendo per le TV straniere. del resto, non può non farci avvertire la gravità di una tale prospettiva. Mentre Tele Capodistria e. soprattutto, Tele Montecarlo, in barba alla legge, già rastrellano 10 miliardi all’anno di pubblicità, sempre più insistenti e circostanziate si fanno le «voci» (ma si può, ormai, definirle ancora «voci»?) relative all’ambizioso progetto TV Malta: un'emittente «estera» finanziata dall’editore Rizzoli e destinata a « coprire » gradualmente con l suoi programmi, di fatto alternativi a quelli della RAI, il territorio italiano o almeno tutto il territorio meridionale è centrale fino a Roma e al Lazio.
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